Questo trattamento psicologico si basa sulla ricerca di fattori scatenanti, circostanze traumatiche nell’infanzia o nell’adolescenza, puntuali o prolungate nel tempo, o anche un eccesso di iperprotezione e controllo da parte della famiglia, che potrebbero generare un blocco nello sviluppo della personalità e del carattere del paziente, lasciandolo intrappolato nella paura e/o nel senso di colpa, inibendo la sua spontaneità e generando un comportamento eccessivamente adattato all’ambiente. Una vita evitante invece di una vita attivata dalla volontà e dal desiderio.

I diversi contenuti ossessivi o rituali vengono analizzati in modo metaforico e non letterale. Questi contenuti non rappresentano mai direttamente ciò che manifestano. Cioè, la paura di fare del male a qualcuno, per esempio, non è un indicatore di aggressività repressa, ma di un eccesso irrazionale di autocontrollo.

Una volta effettuata un’analisi approfondita della personalità e della storia del paziente, si passa a lavorare sulle possibilità di sbloccare l’inibizione con proposte concordate di attivazione nella realtà della persona stessa.

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